CHESTNUT BUD POTENZIALE POSITIVO
Apprendimento – concentrazione

 

Ripetizione degli stessi errori, lenti ad apprendere, mancanza di interesse, difficoltà di concentrazione, trascuratezza, si vive in superficie, si procede"con la marcia sbagliata" patologie ricorrenti, si da impressione di ingenuità o stupidità, non si è capaci di rielaborare gli errori ed esperienze per farne tesoro, vive una realtà spazio temporale diversa dagli altri, immaturità, noiosi e ripetitivi, utili per ritardi, per bimbi Down.

Ciclicità anche nei disturbi

 

Sviluppo positivo

 

Prontezza mentale, rielaborazione degli errori in positivo, s'impara più facilmente, attenzione, concentrazione, mente aperta che impara e va avanti. Utilizzo delle conoscenze per imparare, capacità di inserimento nel contesto globale, non ci si sente più "indietro"

IMPARO OGNI GIORNO UNA PICCOLA PARTE DELLA MIA LEZIONE DI VITA….ANCHE SE OGNI VITA E’ UNA PICCOLA PAGINA NELL’IMMENSO CICLO DELLE ESISTENZE

CHESTNUT BUD " Per quelli che non traggono pieno vantaggio dall'osservazione e dall'esperienza e che impiegano più tempo degli altri per apprendere le lezioni della vita. Mentre un'esperienza sarebbe già sufficiente per alcuni, per costoro ne sono necessarie parecchie prima che la lezione venga appresa.

Sono dunque spiacevolmente sorpresi di rifare lo stesso errore in differenti occasioni quando una volta sarebbe stato sufficiente oppure quando l'osservazione degli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi sbagli."
CHESTNUT BUD, Gemma di Ippocastano, Aesculus hippocastanum WHITE CHESTNUT, Ippocastano, Aesculus hippocastanum 1935, in tempi diversi di fioritura, gemma e fiore, Bach ricava dalla stessa pianta due diversi rimedi, l'uno per quelle persone che hanno bisogno come la gemma di maturare e dare più sprint ai loro pensieri, l'altro per chi di pensieri ne ha fin troppi e richiede di rilassare la mente.

Tutti i bambini amano quelle lucide "castagne matte" di cui riempirsi le tasche e si dice tengano lontano i malanni, l'albero è originario dell'Asia occidentale, nel 1576 venne piantato in Europa e precisamente a Vienna il primo esemplare, si pensava che la corteccia potesse sostituire la china molto più costosa e si scoprì un'azione antipiretica, antiflogistica e di ottimo utilizzo per problemi circolatori. Sembra assurdo che la stessa pianta doni due rimedi? Eppure il diverso momento di fioritura può far pensare a differenze biochimiche e soprattutto energetiche molto significative, così come nella raccolta delle erbe si tiene spesso conto della fase lunare e altri fattori temporali e meteorologici , così è per la floriterapia.