SWEET
CHESTNUT POTENZIALE POSITIVO
Liberazione
Angoscia profonda, disperata, tormento, momento di buio, profondo senso di solitudine e abbandono, "buco nero", la buia notte dell'anima, non lo si dice ad altri, ma si pensa che Dio ci abbia dimenticati e che non esista via d'uscita, lo stress mentale è estremo ma spesso non è evidente, la disperazione è tutta interiore , si aspetta un aiuto dal cielo, si sente che potrebbe accadere qualcosa. Sensazione del bruco nel bozzolo che deve diventare farfalla, ma al momento sta male
Sviluppo positivo
Trasformazione, capacità di uscire dal vuoto e risentirsi vivi. Illuminazione, Iniziazione, si aprono nuovi orizzonti, si iniziano esperienze spirituali, rinascita, integrazione, si è nuovamente in grado di credere.
ANCHE
SE STO FATICANDO… SO DI AVERE UNO SCOPO, UN OBIETTIVO DI TRASFORMAZIONE MI
SOSTIENE NEL PERORSO EVOLUTIVO CHE RIESCE SOLO PORTARMI MOLTO IN ALTO
SWEET CHESTNUT
"Per quelle persone nelle quali in certi momenti l'angoscia
diventa tanto forte che sembra loro insopportabile.
Quando sembra che la mente o il corpo abbiano raggiunto
il limite estremo della sopportazione e che debbano cedere.
Quando sembra apparentemente che ci sia solo la distruzione e
l'annientamento da fronteggiare"
SWEET CHESTNUT, Castagno, Castanea sativa
1935, Mont Vernon, questa pianta è usata sia per l'alimentazione , infatti oltre ad ingrassare i maiali le castagne sono un valido aiuto nei momenti di carestia per le loro preziose calorie, ma anche a livello fitoterapico trova posto come infuso per le tossi, le diarree, le ulcerazioni e piaghe, già santa Ildegarda consigliava il castagno come corroborante epatico. Nel medioevo si crede che la castagna mangiata cruda sia portatrice di pidocchi, altri dicono "fa buon sangue", sicuramente la cosa più buona che si fa...sono i marron glacés.
In Spagna si appendevano collane di castagne al collo dei bambini per proteggerli da incantesimi. Nella sua simbologia è importante notare che il dolce del frutto è nascosto da un riccio spinoso e pungente, così chi si trova nello stato di afflizione e disperazione individuato da Bach potrà ritrovare la felicità all'interno, questo è il segreto che non vogliamo mai capire, che la bellezza è dentro di noi e non all'esterno, dove spesso troviamo dolore e pericolo.